In questo articolo vedremo brevemente come creare un file server a scalabilità orizzonale (scale-out file server o SoFS). Questo tipo di fileserver sfrutta un cluster di tipo attivo/attivo e i nuovi protocolli SMB (3.0 o superiore) per offrire una condivisione flessibile, ad alta disponibilità, ad alte prestazioni, ridondante e con failover trasparente.
Questo tipo di cluster rappresenta la scelta ideale per i dati applicativi come quelli di Hyper-V o SQL Server, mentre non è indicato per carichi di lavoro classici, per ulteriori informazioni consiglio la lettura di questa pagina:
TechNet Library – Scale-Out File Server for Application Data Overview
Nel nostro ambiente abbiamo preventivamente configurato un dominio chiamato “dominio_test.local” e aggiunto allo stesso (in una OU dedicata) i due server che funzioneranno da futuri nodi del cluster.
TechNet Blogs – Storage Spaces, JBODs, and Failover Clustering – A Recipe for Cost-Effective, Highly Available Storage
TechNet Library – Deploy Clustered Storage Spaces

Se si utilizza un classico collegamento iSCSI come in questa simulazione, assicurarsi di dedicare una rete isolata e almeno due NIC a questo tipo di connettività: in questo modo è possibile garantire un sufficiente livello di ridondanza e un maggiore isolamento dal normale traffico di rete.
A mio parere è bene inoltre pianificare l’utilizzo di almeno 3 reti rispettivamente per la gestione del cluster, il traffico SMB (con due schede di rete per la ridondanza) e quello CSV come specificato in questa pagina:
Scale-Out File Servers – DNS Settings
In ogni caso Microsoft consiglia di isolare almeno la rete dedicata al traffico CSV per evitare problematiche dovute ad una congestione di rete:
TechNet Library – Step 2: Plan for Networking in Scale-Out File Server



Aggiungere tutti i server che diventeranno i futuri nodi del cluster:

Selezionare i test di convalida da eseguire, poi scegliere un nome, la rete da utilizzare per la gestione e l’indirizzo IP di accesso al nuovo cluster:

Al termine del wizard dovrebbe essere visibile il nuovo cluster in “Failover Cluster Manager”.

Infine contrassegnare il volume come Clustered Shared Volume (CSV):



NOTA: Nel nostro caso è stato utilizzato “FileServer” come “Distribuited Network Name” per il ruolo SoFS.

